A modern education means
children and young people have the skills they need
to break the cycle of intergenerational poverty
– literacy, numeracy; digital, transferable, entrepreneurial and job-specific skills.
Learners, educators, families, governments and other organizations
have experimented with new means of engaging, even in low-tech environments.
(Henrietta H. Fore - Direttore Esecutivo UNICEF)
La crisi dell’apprendimento e dell’educazione a livello globale richiede ovunque cambiamenti radicali.
Nel mondo circa la metà dei bambini e degli adolescenti non ha accesso ad un’educazione adeguata e non sta sviluppando le competenze di cui avrebbe bisogno per affrontare un futuro dai contorni ancora sfocati.
Anche in Italia il sistema educativo è messo a dura prova, seppur in maniera meno radicale e con nicchie di eccellenza. La diffusione della DAD durante la pandemia ha acuito diseguaglianze preesistenti ed aumentato il rischio di povertà educativa e dispersione scolastica.
Per non perdere potenziale umano, abbiamo urgente bisogno di “immaginare una nuova educazione”.
6 adolescenti dai 16 ai 22 anni si confrontano sui propri percorsi educativi virtuosi, mettendo in evidenza come approcci inclusivi, capacità di problem solving, creatività, pensiero critico e impegno attivo nelle proprie comunità, siano chiavi fondamentali per permettere a ragazze e ragazzi – soprattutto a quelli in condizioni di maggiore vulnerabilità - di accedere al proprio potenziale e superare i gap che limitano la loro piena realizzazione.
Non proposte irrealizzabili e lontane ma percorsi già in essere nel sistema educativo, che potrebbero - e forse dovrebbero - trovare più spazi, risorse e attenzione.